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Casa Vacanze LA TORRE DEL SOLE
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Selinunte:

Selinunte, di origine greca, fondata nella seconda metà del VII sec. A.C., è l'esempio della più straordinaria raccolta di rovine e il più completo sito ad oggi rinvenuto della civiltà siciliota dei secoli IV e V a.c., nonchè uno tra i parchi archeologici più importanti dell'intero mediterraneo. 

I diversi templi, le cui rovine sono visitabili, offrono un ventaglio di stili che vanno dall'architettura arcaica a quella dorica.  Di alcuni di essi non si conosce ancora la destinazione votiva, ma i più imponenti e meglio conservati hanno permesso di risalitre agli Dei dei quali il culto veniva celebrato.

Il più famoso è il Tempio di Hera, costruito nel V secolo e fra i migliori esempi di Tempio Dorico del Mediterraneo.

Il Tempio più caro ai Selinuntini rimane il Tempio dedicato ad Apollo, il Dio tutelare della comunità selinuntina, identificato oggi come il Tempio G: ad oggi è uno dei più grandi Templi dell'antichità Classica, la cui costruzione ebbe inizio nel 580 a. C. e che ancora nel 480 a.C. non era ancora stato ultimato. Esso si estende su una superficie di circa 600 mq, con un peristilio di 46 imponenti colonne, alte circa 16 mt, con una circonferenza di 10,70 mt circa; maestoso ed imponente, dà un'idea di quella che doveva essere la sua grandiosità dalla colonna che solitaria emerge oggi, dall'ammasso delle sue rovine, restaurata nel 1832.

Di rilievo, l'Acropoli, cinta da mura di circa due o tre metri di spessore, che sorgeva su una spianata irregolare, nella quale oltre alle costruzioni templari, si notano edicole e altari, di carattere sacro.

Tuttavia il templio più grande dell'Acropoli, eretto alla metà del VI secolo in una posizione panoramica, rispetto alla spianata, era costituito da due frontoni, all'interno dei quali si ammirava una maschera gorgonica di terracotta, custodita oggi al Museo Nazionale di Palermo, insieme alle metope che, rivestite di terracotta decorata a motivi floreali, rifinivano i frontoni stessi.